Paesaggio Terza
1287-OPP-IT-2015
Architects: OPPS architettura, Francesco Mariani
Client: Unknown
Status: Competition (2015)
Clasification: 2 prize
Location: San Casciano in Val di Pesa, Italy
Coordinates: 43.655611, 11.185457
Climate: Humid subtropical, Temperate
Material: Undefined
Environment: Riverside
Visualizer: Studio
Scale: Medium
Types: Public space, Square

La criticità sollevata dal concorso ricade nel dare significato ad uno spazio liminale al paese, ovvero la copertura di un parcheggio di servizio ad un sistema di risalita verso il centro storico. Il problema del quinto prospetto ha sempre toccato direttamente l’architettura, soprattutto quella contemporanea e soprattutto al diretto confronto con contesti consolidati.

La superficie in analisi, si sviluppa in continuità con gli altri sistemi di copertura sovrastanti il parcheggio, che al momento sono allestiti come una grande piazza pubblica circondata da un sistema di verde arbustivo. Alla luce di queste dinamiche spaziali, il progetto vuole contemporaneamente presentarsi come punto focale del sistema senza duplicarne le funzioni.

La piazza, archetipo millenario della vita pubblica degli insediamenti abitati, presuppone principalemnte il tatto come senso principe per poterla vivere, camminarci dentro, attraversarla e condividerla. Il progetto, trasformando gran parte della superficie disponibile in uno specchio d’acqua, mira a privilegiane la vista. Una non-funzione in completa armonia con il paesaggio. Paesaggio^terza significa far entrare il paesaggio nella piazza con altre dimensioni, farlo riflettere, duplicarlo per moltiplicare la potenza evocativa della Val di Pesa, in un punto di confine tra natura e urbis.

Questa scelta privilegia i flussi contenuti di persone, in accordo con la dimensione dell’insediamento. Fruitori che si immagina possano godere semplicemente della vista immergendo i loro pensieri e le loro sensazioni senza assecondare altre necessità. Lo specchio d’acqua sarà quindi valle quando lo si guarda da dentro, sarà cielo quando ci si affaccia da Viale Corsini, sarà chiarore lunare al calare del sole.

All’interno del progetto si distinguono chiaramente due sistemi che si compenetrano tra loro, l’area calpestabile e la vasca. Il primo guarda in direzione dell’impianto di risalita al paese ed è raggiungibile sia attraverso la rampa proveniente dal basso che dalla scala esistente che raggiunge Viale Corsini. A ridosso della muratura si posiziona una seduta continua di cinquanta metri, luogo essenziale e per eccellenza di aggregazione, con una piccola fascia di verde arbustivo retrostante.

Dal percorso principale si trovano tre passaggi secondari corrispondenti ai tre punti emergenti della piazza, i due blocchi scala del parcheggio ed il punto di vista interno allo specchio d’acqua. Nel rispetto dei vincoli imposti dalle uscite di emergenza del parcheggio, l’operazione adottata nei confronti di questi due volumi, oltre a quella di dotarli di passaggi a norma di sicurezza per l’evacuazione, è stata quella di ripensare il loro involucro. Questo si traduce in un rivestimento in vetro specchiato che punta a trasformarli in una presenza silenziosa.

Si cerca così di sottolineare semplicemente la volumetrica dei blocchi, in un ottica astratta che dialoghi con l’elemento dell’acqua e dell’intorno, moltiplicandone riflessi e spazialità. Il terzo percorso si inserisce al centro della vasca come un ulteriore avanzamento, un ultimo passo che spinge il fruitore nel cuore del progetto. La dimensione ridotta di questo passaggio risponde a due considerazioni distinte: mantenere continua la percezione dei riflessi dall’esterno, quindi sottrarre lo spazio minimo necessario all’accesso e alla circolazione. Al termine viene posta una stele informativa sulla valle, in modo da risolvere le domande che sopraggiungono alla contemplazione del paesaggio, su cosa sorge al di là o al di qua dell’orizzonte.

Il progetto prevede l’utilizzo dell’illuminazione notturna attraverso punti di luce lineari a terra, in corrispondenza dei limiti dell’intervento: la grande seduta accanto al terrapieno, il margine della vasca, il perimetro dei volumi specchiati di uscita dal parcheggio sottostante. Il progetto si configura come una grande piastra contenente uno specchio d’acqua a sfioro attrezzata per il ricircolo. L’involucro dei blocchi scale del parcheggio si intendono rivestiti con un sistema di vetri specchiati su un telaio di elementi di metallo. La pavimentazione degli spazi calpestabili utilizza un cemento graffiato. La vasca è realizzata con un doppio strato di impermeabilizzazione coperto da ciottoli stondati di ghiaia, circoscritta da un profilo in metallo per la raccolta acque.

Post date: 06/10/2015 | Views: 2.907