Un nuovo Margine per Mondello
2369-NCA-PMO.IT-2018
Architects: Nicholas Canargiu, Sara Montis
Client: Unknown
Status: Competition (2018)
Location: Palermo, Italy
Climate: Mediterranean, Temperate
Material: Concrete
Environment: Undefined
Visualizer: Studio
Scale: 4.500 ㎡ Medium
Types: Education, School

La scuola si sviluppa in un volume compatto svuotato all’interno, in modo da creare un grande vuoto centrale, la corte. Questa è una forma diffusissima nelle architetture dell’area Mediterranea. Le costruzioni assumono questa tipologia per motivi legati al clima caldoumido dell’ambiente. È una strategia di adattamento degli edifici mediante una organizzazione interna degli spazi intorno ad una corte, che funge da regolazione termica, riducendo il surriscaldamento solare.

La relazione con il contesto avviene attraverso il recinto, all’interno del quale si trovano i giardini didattici protetti per gli studenti e il giardino sportivo della scuola. Quest’ultimo è uno spazio polifunzionale dedicato alle attività all’aperto: attività sportive, relax immerso nel verde, eventi, competizioni studentesche e agonistiche. Potrà inoltre essere aperto alla popolazione esterna per un uso comunitario. Questi spazi si rapportano con le alberature dei giardini delle ville Liberty del quartiere. L’ingresso alle scuole avviene dall’interno della corte, un grande spazio pubblico e di relazione.

Questa ci consente di regolare tutto il sistema degli accessi e raccoglie la distribuzione delle scuole smistandola attraverso una grande scala, con riferimento storico alle scale a tenaglia delle ville di campagna a Palermo. I piani terra sono resi permeabili attraverso delle sottrazioni di volume, che creano una continuità tra la corte, la scuola e i giardini didattici. Le aule al piano terra sono distribuite sul perimetro esterno rapportandosi direttamente ai giardini.

Gli spazi di relazione si orientano verso l’interno. Il piano superiore si apre sullo spazio centrale, mentre verso l’esterno rimane chiuso, ad eccezione di alcuni svuotamenti, che permettono la ventilazione incrociata e l’illuminazione naturale. Le stesse aperture consentono la relazione diretta con il paesaggio circostante, attraverso dei punti panoramici privilegiati su tutto il territorio. Qui le aule sono distribuite sul perimetro interno, affacciandosi direttamente sulla corte.

All’interno gli spazi trasformabili e gli arredi modulari garantiscono la fleessibilità e la polifunzionalità. Inoltre favoriscono l’uso alternativo della struttura nel tempo con attività diversificate, favorendo l’estensione verso gli spazi esterni.

L’aula è il luogo dove maggiormente i bambini sentono di appartenere ed è totalmente a loro misura. Organizzata attraverso tavoli modulari di lavoro e angoli tematici, non sarà più intesa esclusivamente come luogo dove vengono svolte le lezioni, ma sarà un luogo caratterizzato da una grande flessibilità, grazie alle pareti mobili. L’ambiente permette la suddivisione in gruppi di piccola o media dimensione, l’arredo consente diverse configurazioni coerenti con lo svilupparsi e l’alternarsi delle diverse fasi dell’attività didattica.

I laboratori si configurano come “lo spazio del fare”. Sono dei luoghi definiti, ma in grado di dilatarsi per determinate esigenze. La flessibilità è data dalla combinazione dei pannelli scorrevoli e dagli spazi esterni. Questi ultimi possono essere utilizzati per creare delle mostre o delle attività inerenti alla materia svolta. Alcuni laboratori possono essere utilizzati dalla la comunità negli orari serali. Un esempio è il laboratorio di musica, adatto per spettacoli dal vivo, lezioni individuali o di gruppo.

Negli spazi di distribuzione si trovano le zone comuni e le zone individuali. Nelle zone comuni gli studenti possono: studiare singolarmente o in piccoli gruppi, approfondire alcuni argomenti con un insegnante, ripassare o rilassarsi. Sono attrezzate con arredi morbidi in cui incontrarsi e creare relazioni. Alcuni di questi spazi presentano delle pareti con nicchie individuali, rivestite di materiale morbido ed in esse ci si può accomodare per stare in relax. In esse il bambino si può quasi nascondere, utilizzando questi luoghi come rifugio per giocare o come zona di “decompressione”.

All’esterno ha un linguaggio semplice e pulito, laddove prevalgono le relazioni con la scala territoriale, e diventa più ricco all’interno, dove prevale la scala umana. L’involucro esterno è compatto, creando delle ombre che permettono di ridurre l’impatto del calore sulle murature e di attenuare il suono del traffico della città. All’interno l’involucro è permeabile e tiene conto dell’irraggiamento. È composto da moduli che variano a seconda della loro posizione rispetto al percorso solare. Essi creano una sfumatura che va dai moduli più fitti verso sud a quelli meno fitti verso nord, garantendo così una corretta illuminazione delle aule.

Team: Nicholas Canargiu, Sara Montis, Giovanni M. Chiri, GATE Engineering | Post date: 13/11/2018 | Views: 3.738